Di questi tempi è molto raro sentire qualcuno che parli in difesa degli insegnanti, sempre considerati degli scansafatiche con tre mesi di ferie e con un lavoro poco impegnativo. Passi per la gente comune che vede solo una parte del nostro lavoro ( e a cui basta dire ... allora studia, supera il concorso e fai l'insegnante!), però chi parla e indirizza l'opinione pubblica è ben altro.
Invece, con grande sorpresa, ho trovato un autore, Giovanni Solimine, che nel suo libro "Senza sapere, il costo dell'ignoranza in Italia", ha parlato a favore degli insegnanti, di quelli che si impegnano per salvare questa repubblica dal degrado assoluto. Grazie!
Il volume è molto interessante e si legge facilmente, anche se dopo poco ... fa montare la rabbia e la desolazione.
Nel primo capitolo si parla dell'ignoranza e dei bassissimo risultati culturali dei nostri studenti. Siamo a livello del terzo mondo!
Nell'ultimo capitolo si contesta efficacemente l'assunto di "alcuni grandi statisti" che la cultura non si mangia. E' vero, ma la cultura dà da mangiare. In tutti i paesi del mondo, non solo quelli dalle economie trainanti, si investe nella scuola e nella cultura in generale. Infatti i confronti tra investimenti, risultati economici e benessere dei cittadini sono strettamente legati. Anche i paesi in difficoltà spendono di più per far studiare i giovani, risorse per il domani. In Italia invece ... solo tagli.
Così siamo passati da 74% di analfabeti al 74% di incompetenti!
Gli investimenti in istruzione e ricerca costerebbero meno di quanto costa l’ignoranza, come spiega l'autore in questa breve video-intervista
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